Resoconto su reddito e salute (NuovaDimensione, 2003)
Prefazione di Umberto Fiori
Collana diretta da Gian Mario Villalta
Foto di copertina (particolare) di Guido Guidi dal progetto "Strada Ovest 2002" (Treviso 2002) per gentile concessione dell'autore
IL MUTUO
Sto pagando un mutuo di quindici anni
per l'appartamento in cui vivo.
Ho sottoscritto una polizza vita
di vent'anni. Il mio promotore
finanziario di fiducia
mi sottopone ogni quindici giorni
vantaggiose opportunità
di investimento a lungo termine.
Eppure stento a immaginarmi allora
brizzolato e limpido,
circondato da nipoti
gioiosi e figli amorevoli
come vuole la brochure
dell'assicurazione.
LO ZAINO
Guardo un ragazzino uscire da scuola
e accettare un passaggio in macchina
da un compagno e sua madre.
Io in coda, dietro a loro, con la mia.
Capita che li segua
per tre lunghi semafori.
Lui non si toglie lo zainetto
dalla schiena. Resta così:
seduto di traverso
scomodo tutto il tempo.
Tanto poi deve scendere.
Potrebbe levarselo
e tenerlo appoggiato al suo fianco,
seduto bene partecipare
alla conversazione leggero
e stare a proprio agio, alla pari
per quel quarto d'ora.
ASCESA E DECLINO DI UN GIOVANE AGENTE DI COMMERCIO - III
Fare le prove dietro la scrivania
ad estrarre per primo:
un sorriso accogliente
e la stretta di mano.
Rinfoderare e sedersi
aspettando che l'altro si confessi.
Parlare di soldi
e intendersi. Fraternamente.
ASCESA E DECLINO DI UN GIOVANE AGENTE DI COMMERCIO - V
E' alla fine una questione di prezzo:
sta bene a lui sta bene a me.
Allora ci accordiamo.
Si torna amici, vengono i sorrisi,
ci si guarda negli occhi.
Altrimenti è più difficile:
non riesco a vedere altro
che lo sbaffo di mascara sullo zigomo,
il breve riporto sopra l'abbronzatura,
il canino sporgente,
le sopracciglia bigie e troppo folte.
RITRATTO DI MARCELLO DA GIOVANE
Veniva giù a scavezzacollo
dalle rive in bicicletta
del Colle Umberto
con le mollette da bucato
a fermare le balzane delle braghe.
Alla fine del ripido
la pianura si allargava in bonaccia.
Ha sceso con l'aiuto delle buche
la curva pancia sotto.
Le gambe magre,
spellate. Carne viva.
La sinistra se l'è tirata dietro
in uno scarpone di gesso
quasi quaranta giorni.
Scopriva con la lingua nuove forme
– di una bellezza vasta
e persistente –
nell'interno della guancia
gonfio di tagli rugosi.
IL PADRE DI MARCELLO
Cresciuto come molti
da queste parti
con giusto un paio di lavori:
il primo in fabbrica o in bottega,
il secondo a far fruttare la terra
di famiglia. Ogni paese
ha quasi per svago almeno una banca.
Una Cassa Rurale.
Il padre di Marcello prende il fresco:
esamina vizi e virtù
della pensione.
Eppure lievita la notte
sopra i campi e gli sterrati.
L'ondata delle luci e l'apnea –
da sotto al Castelìr fino a Piai.
E lui va in folle
dritto dentro un ciglio casuale
che si abbassa e si alza nel sonno.